Cosa sono i BTP e come funzionano
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I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono titoli di Stato italiani a medio-lungo termine, emessi per finanziare il debito pubblico. Offrono cedole periodiche fisse e il rimborso del capitale a scadenza.
I BTP sono strumenti molto popolari tra gli investitori perché offrono rendimenti certi e sono considerati relativamente sicuri, sebbene abbiano comunque un rischio legato all’andamento dell’economia italiana e alle valutazioni delle agenzie di rating.
In questo articolo analizziamo le caratteristiche dei BTP, il loro confronto con i BOT, gli equivalenti europei e come leggerne i dettagli sul mercato secondario.
Differenza tra BTP e BOT
I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) e i BTP sono entrambi titoli di Stato italiani, ma hanno caratteristiche molto diverse:
Caratteristica | BTP | BOT |
---|---|---|
Durata | Da 3 a 50 anni | 3, 6 o 12 mesi |
Cedole | Sì, pagate periodicamente (es. ogni 6 mesi) | No, rendimento solo sulla differenza tra prezzo di acquisto e rimborso |
Rischio | Medio, dipende dalla durata e dalla stabilità dell’Italia | Basso, perché ha scadenza breve |
Uso principale | Investimento a medio-lungo termine | Parcheggio della liquidità a breve termine |
Se ti interessa approfondire i BOT, leggi l’articolo dedicato: cosa sono i BOT.
I nuovi BTP Italia e BTP Valore
Negli ultimi mesi, il Tesoro ha introdotto nuovi strumenti pensati per i piccoli risparmiatori, come i BTP Valore e i BTP Italia.
- I BTP Valore sono titoli dedicati agli investitori retail, con cedole crescenti nel tempo (step-up) e un premio finale di fedeltà.
- I BTP Italia hanno cedole legate all’inflazione italiana, quindi proteggono il potere d’acquisto.
- Il BTP Più offre un incentivo a chi detiene il titolo fino a scadenza, con possibilità di rimborso anticipato a 4 anni.
Rendimento e duration
Il rendimento dei BTP dipende da diversi fattori, ma il principale è la duration (durata residua del titolo).
Più la scadenza è lunga, più alto sarà il rendimento, perché gli investitori richiedono un premio maggiore per legare i propri capitali a lungo termine.
Tuttavia, maggiore duration significa anche maggiore rischio: se i tassi di interesse salgono, il prezzo dei BTP già in circolazione scende.
Il rischio dei BTP e il ruolo delle agenzie di rating
Nonostante siano titoli di Stato, i BTP non sono privi di rischio. Le principali fonti di rischio sono:
- Rischio tassi: se i tassi di interesse salgono, il prezzo dei vecchi BTP cala.
- Rischio Paese: se la situazione economica italiana peggiora, gli investitori chiederanno un rendimento più alto.
- Rischio di liquidità: alcuni BTP, soprattutto quelli a lunga durata, possono essere meno scambiati sul mercato.
Le agenzie di rating, come Moody’s, S&P e Fitch, assegnano all’Italia un punteggio di affidabilità. Più il rating è alto, più basso sarà il rischio percepito dagli investitori e quindi minore il rendimento richiesto.
Perché i BTP rendono più dei titoli tedeschi?
I Bund tedeschi (equivalenti dei BTP in Germania) hanno rendimenti molto più bassi. Ad esempio, il Bund a 10 anni rende circa l’1,5%, contro il 4% del BTP italiano.
Il motivo è semplice: la Germania è considerata molto più affidabile dal punto di vista economico e del debito pubblico. Gli investitori si fidano della solidità della Germania e accettano rendimenti più bassi in cambio di maggiore sicurezza.
L’Italia, invece, ha un debito pubblico molto alto, quindi per attrarre investitori deve offrire rendimenti più elevati.
Tassazione sui BTP
Uno dei vantaggi dei BTP rispetto ad altre obbligazioni è la tassazione agevolata:
- I BTP sono tassati al 12,5% sugli interessi e sulle plusvalenze.
- Le obbligazioni societarie, invece, sono tassate al 26%.
Questo rende i BTP più convenienti rispetto ad altri strumenti a reddito fisso.
Dove sono quotati i BTP e come leggerli
I BTP sono quotati sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) di Borsa Italiana. Puoi consultare l’elenco completo dei titoli disponibili a questo link:
👉 Lista dei BTP su Borsa Italiana
Ogni titolo ha una sua pagina con le informazioni principali. Prendiamo come esempio questo BTP:
🔎 BTP-1nv29 5,25% (ISIN IT0001278511)
Ecco come leggere il nome del titolo:
- BTP: è un Buono del Tesoro Poliennale.
- 1nv29: indica la scadenza del titolo, in questo caso 1 novembre 2029.
- 5,25%: è il tasso cedolare annuo, ovvero quanto viene pagato ogni anno rispetto al valore nominale.
Nella scheda del titolo puoi trovare informazioni importanti come:
- Prezzo attuale: se è sopra o sotto la pari (100).
- Cedola semestrale: data e importo dei prossimi pagamenti.
- Rating e volatilità del titolo.
Conoscere questi dati è fondamentale per valutare un BTP già in circolazione sul mercato secondario, soprattutto se lo acquisti dopo l’emissione.
Conclusione
I BTP sono uno strumento di investimento utile per chi cerca rendimenti stabili nel tempo, ma vanno compresi a fondo prima di essere acquistati. Rispetto ai BOT, offrono cedole e una durata più lunga, ma anche un rischio maggiore.
È possibile acquistarli in fase di emissione o sul mercato secondario tramite la Borsa Italiana. Capire come leggere i dati di un BTP ti aiuta a investire con maggiore consapevolezza.