ETF Monetari: Cosa Sono e Differenze con i Conti Deposito
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Se hai della liquidità parcheggiata sul conto corrente e vuoi farla fruttare senza vincolarla, gli ETF monetari potrebbero essere una soluzione interessante. Offrono un rendimento generalmente superiore a quello di un conto corrente, mantenendo un profilo di rischio molto basso.
Ma come funzionano? Quali sono i loro vantaggi? E soprattutto, come vengono influenzati dai movimenti dei tassi di interesse? Vediamolo insieme.
Cosa sono gli ETF monetari
Gli ETF monetari sono fondi quotati in borsa che investono in strumenti finanziari a breve termine, come:
- Titoli di Stato con scadenza inferiore a un anno.
- Obbligazioni di aziende con alta affidabilità creditizia.
- Depositi interbancari e strumenti di liquidità .
- Swap che replicano i tassi overnight.
L’obiettivo è semplice: offrire un rendimento competitivo rispetto ai conti deposito, mantenendo alta la liquidità e basso il rischio.
Vantaggi degli ETF monetari
Perché scegliere un ETF monetario invece di lasciare i soldi fermi sul conto corrente? Ecco alcuni punti a favore:
- Liquidità immediata: puoi comprare e vendere l’ETF in qualsiasi momento, senza vincoli.
- Rendimento potenzialmente superiore: il guadagno è legato ai tassi di interesse di mercato e può essere più alto rispetto a un conto deposito non vincolato.
- Costi contenuti: le commissioni di gestione (TER) sono basse, spesso intorno allo 0,10% annuo.
- Diversificazione: l’ETF investe in più strumenti, riducendo il rischio rispetto a un singolo titolo.
Come i tassi di interesse influenzano gli ETF monetari
Il rendimento di un ETF monetario dipende molto dall’andamento dei tassi di interesse stabiliti dalla Banca Centrale Europea (BCE).
📈 Se i tassi aumentano, gli ETF monetari tendono a rendere di più. Questo perché i nuovi strumenti in cui investono offrono interessi più alti.
📉 Se i tassi scendono, il rendimento degli ETF monetari diminuisce, rendendoli meno vantaggiosi rispetto ad altre soluzioni di investimento.
Per sapere quali sono i tassi di interesse correnti, basta visitare il sito della Banca Centrale Europea.
Esempio pratico:
Immaginiamo che la BCE alzi i tassi dallo 0,5% al 3%. Un ETF monetario che investe in titoli a breve termine beneficerà di questo aumento e offrirà un rendimento più interessante.
Al contrario, se la BCE abbassa i tassi dal 3% allo 0,5%, il rendimento dell’ETF calerà , rendendo meno conveniente tenerci la liquidità .
ETF monetari vs conti deposito
Quale scegliere? Dipende dalle esigenze. Entrambi hanno pro e contro:
Caratteristica | ETF Monetari | Conti Deposito |
---|---|---|
Liquidità | Puoi vendere quando vuoi | Spesso serve rispettare un vincolo |
Rendimento | Variabile, dipende dai tassi di mercato | Fisso, stabilito in anticipo |
Tassazione | 12,5% su titoli di Stato, fino a 26% sugli altri strumenti | 26% su tutti i rendimenti |
Sicurezza | Dipende dalla qualità dei titoli in portafoglio | Garantito fino a 100.000€ dal FITD |
Costi | Commissioni di gestione basse | Generalmente senza costi |
Se cerchi sicurezza, un conto deposito può essere più adatto. Se invece vuoi flessibilità e benefici dai rialzi dei tassi, un ETF monetario potrebbe essere una scelta migliore.
Per parcheggiare la propria liquidità in un conto deposito non è necessario avere un conto titoli.
Al contrario, per investire in un ETF monetario è richiesta l’apertura di un conto titoli. Quest’ultimo ha un costo che dipende dal broker a cui ti affidi.
Rischi degli ETF monetari
Pur essendo strumenti a basso rischio, gli ETF monetari non sono esenti da criticità :
- Rischio tassi di interesse → Se i tassi scendono, il rendimento diminuisce.
- Rischio credito → Se l’ETF investe in obbligazioni corporate, c’è un (basso) rischio di insolvenza.
- Tassazione variabile → Dipende dagli strumenti in cui investe l’ETF (tra il 12,5% e il 26%).
Conclusioni
Gli ETF monetari sono una buona soluzione per chi vuole investire la liquidità senza immobilizzarla, beneficiando dell’andamento dei tassi di interesse.