ETF con copertura valutaria: conviene davvero?
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Hai trovato un ETF che ti piace, ma è in dollari. E adesso? Ti conviene scegliere la versione con copertura valutaria (hedged) o lasciarlo così com’è?
Cosa significa “copertura valutaria”?
Un ETF con copertura valutaria (o hedged) cerca di neutralizzare l’effetto del cambio tra la valuta dell’indice (es. dollaro) e la valuta in cui investi (es. euro).
In pratica, l’ETF usa strumenti derivati per compensare le variazioni di cambio. Se il dollaro si muove rispetto all’euro, la performance dell’ETF (hedged) rimane più stabile.
Quando ha senso scegliere un ETF hedged?
La copertura valutaria può essere utile, ma non è sempre necessaria. Dipende dal tuo approccio:
- Se hai un orizzonte temporale breve, magari qualche mese o pochi anni, il rischio di cambio può impattare parecchio. In questo caso, l’hedging può aiutare.
- Se invece investi per 10, 20 o 30 anni, come spesso accade con gli ETF azionari globali, l’effetto del cambio tende a bilanciarsi nel tempo.
Storicamente, il rapporto tra euro e dollaro ha oscillato, ma senza grandi scostamenti strutturali nel lungo periodo. Quindi, in molti casi, non vale la pena pagare di più per proteggersi da qualcosa che, col tempo, si annulla da sé.
I costi della copertura valutaria
E sì, coprirsi costa.
Gli ETF hedged hanno generalmente:
- TER piĂą alto rispetto alla versione non coperta.
- Costi indiretti legati alla gestione dei derivati.
A parità di tutto, un ETF hedged può avere rendimenti inferiori nel lungo periodo, proprio perché parte dei rendimenti viene erosa dal costo della copertura.
Cosa succede se non uso la copertura?
Investire in ETF espressi in una valuta diversa dalla tua espone al rischio di cambio.
- Se l’euro si apprezza rispetto al dollaro, il rendimento finale dell’ETF sarà inferiore (perché guadagni in dollari valgono meno in euro).
- Se l’euro si deprezza, invece, potresti guadagnare di più.
Ma attenzione: si tratta di un rischio bidirezionale. Può aiutarti o penalizzarti.
Come capire se un ETF è hedged?
Puoi scoprirlo in due modi:
- Guardando il nome dell’ETF: se vedi “EUR Hedged”, è coperto.
- Visitando justetf.com: cerca l’ETF e nella scheda troverai il tipo di copertura.
Un ETF hedged in euro ti protegge dalle variazioni, ma non sempre è la scelta migliore, soprattutto se vuoi investire con un orizzonte di lungo termine.
Esempio concreto: ETF MSCI World
Supponiamo tu voglia investire in un ETF sul MSCI World.
- Versione non coperta: esposta al dollaro.
- Versione hedged in euro: ti protegge dal cambio.
Se investi per pochi anni e vuoi evitare sorprese legate al cambio, la versione coperta ha senso.
Se investi per il lungo periodo (10 anni o piĂą), potresti preferire quella non coperta, piĂą economica e potenzialmente piĂą redditizia.
Conclusione
Gli ETF con copertura valutaria non sono buoni o cattivi in assoluto. Sono strumenti utili in base al tuo obiettivo e soprattutto al tuo orizzonte temporale.
Se il tuo piano è a lungo termine, potresti anche fare a meno della copertura. Se invece vuoi proteggerti nel breve periodo da sorprese valutarie, la versione hedged fa al caso tuo.
Se vuoi approfondire il mondo degli ETF e le differenze tra gli strumenti, puoi leggere:
Nel dubbio, ricorda: capire lo strumento prima di comprarlo è già un investimento.